Ciò che rende una cucina funzionale, all’avanguardia e moderna è sicuramente l’insieme degli elettrodomestici e degli strumenti che la compongono, ma non solo…
Anche l’illuminazione ricopre un ruolo fondamentale in questa area centrale della casa.
Perché? In questo caso, la luce serve sia ad infondere un’atmosfera accogliente e fresca sia ad illuminare le postazioni di lavoro e i momenti di aggregazioni tipici della nostra tradizione culinaria.
Ci sono tre aspetti fondamentali da tenere in considerazione:
L'altezza del soffitto di una cucina moderna
Mediamente, l'altezza standard del soffitto di un'abitazione è di circa 2,60mt, ma non per tutti; per questo, bisognerà tenere in considerazione anche questo aspetto fondamentale. Maggiore è l'altezza di una cucina, maggiore sarà l'attenzione da prestare per quanto riguarda la potenza della luce, l'ampiezza del fascio luminoso e la tipologia di lampada da utilizzare.
La temperatura della luce
Solitamente, una luce calda (tendente al rosso) è una luce più accogliente e confortevole. La cucina è un ambiente di ritrovo ma anche di lavoro, per cui necessita di una luce che ci fa sentire "a casa" ma anche che ci consente di lavorare nel miglior modo. Per questo, la temperatura ideale è quella del sole a mezzogiorno considerata neutra a 3000K (unità di misura internazionale utilizzata per determinare la T. della luce).
Potenza della luce
Quando si parla di potenza della luce, si parla di Watt, ovvero l'effettiva energia generata dal corpo illuminante. Per determinare questa potenza, parliamo invece di Lumen, ovvero l'unità di misura del flusso luminoso. Trovare la potenza della luce giusta non è facile; esistono delle equazioni matematiche per ricavare la giusta potenza in base alla tipologia di locale da illuminare e alle misure.
I VALORI CONSIGLIABILI PER METRO QUADRO, SONO I SEGUENTI:
ILLUMINAZIONE CIVILE CUCINA: 200 - 500 lux (lux = lumens per metro quadro)
Quindi, si moltiplicheranno i m² della stanza, con i lumen necessari consigliati e si otterrà la luce giusta.
Un altro aspetto da considerare è la possibilità di dimmerare il corpo illuminante, ovvero scegliere la potenza della luce quando si vuole, in base alle esigenze. Ad esempio, quando si è al tavolo per mangiare oppure per cucinare, servirà più potenza rispetto a quando si resta seduti al tavolo a parlare con gli amici, dove una luce soffusa è più piacevole.
Fatta questa introduzione, passiamo all'aspetto pratico.
Illuminazione LED per sottopensili e area fuochi:
una delle parti che richiede più illuminazione è sicuramente la zona di lavoro, per questo esistono delle lampade sottopensili da accendere esclusivamente per questo scopo. Si spazia da barre a led con interruttore incorporato, a faretti incassati direttamente nel pensile.
Sospensioni, plafoniere e soluzioni a incasso:
esistono tantissime tipologie di lampade: sospensioni per valorizzare e mettere al centro dell'attenzione tavoli e penisole, plafoniere da soffitto per un'illuminazione più diffusa o faretti e barre led a incasso pratiche, eleganti e alla moda per dare luce a basso consumo.
Applique per le pareti della cucina:
spesso, per esigenze tecniche o semplicemente per gusto personale, il punto luce è posto a parete; per questo, esistono quelle che comunemente vengono chiamate "applique". A mono emissione verso l'alto per valorizzare il soffitto e verso il basso per risaltare la parete e avere una luce indiretta più delicata o a bi emissione per avere un effetto più visibile e particolare. Le più gettonate sono le applique a emissione diretta con effetto luce diffusa a 180°, che rendono la zona priva di ombre apparendo così più luminosa.
Faretti e strisce led a incasso:
ci sono molti tipi di faretti e, per comodità, li distinguiamo tra incassati nel cartongesso ed esterni, da applicare sopra la muratura.
I faretti incassati nel cartongesso, a differenza di qualsiasi altra lampada applicata esternamente, sono molto pratici, perché non ingombrano e non necessitano di pulizia come magari potrebbe richiederlo una lampada a sospensione esposta a polvere e quant'altro; l'unico ingombro è lo spessore interno del cartongesso, che viene appositamente studiato con il cartongessista.
I faretti applicati esterni alla muratura, invece, a differenza di quelli incassati nel cartongesso che necessitano di un lavoro studiato e pensato nella fase di costruzione, possono essere applicati in un secondo momento. Ne esistono molti tipi, fissi o orientabili, con apertura stretta o larga del fascio luminoso.
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